Ricorrono, nel mese di aprile, 70 anni dall’abrogazione della circolare Buffarini-Guidi, entrata in vigore vent’anni prima nel nostro paese (entrata in vigore 1935 – abrogazione 1955).
Il nostro Pastore, Michele Venditti, ha condiviso con la chiesa, in occasione del culto, alcuni cenni storici sulla nascita di questa circolare mirata a vietare il culto pentecostale, definito come “pratica religiosa contraria all’ordine sociale e nociva all’integrità fisica e psichica della razza”; pena la perdita di lavoro, beni, libertà -tramite la carcerazione-, nonché la morte. In concomitanza di questo periodo di persecuzione, non così distante dai noi nel tempo, nascevano le Assemblee di Dio in Italia (1959) e l’Istituto Biblico Italiano (1954); durante questo tempo così duro, la chiesa raddoppiò in numero, ne uscì purificata e rafforzata. Grati per la fedeltà dei fratelli perseguitati, grazie ai quali oggi esiste e sussiste l’opera di Dio in Italia, abbiamo potuto meditare sul fatto che la chiesa, quindi la vita spirituale del credente, non è sconfitta dalla persecuzione, ma solamente purificata attraverso questa prova. Quando offrire un culto a Dio poteva costare (o è costato) la vita terrena, il corpo di Cristo si è moltiplicato, perdendo certamente coloro che non avevano fatto di Dio il proprio tutto. Difatti, o Dio è tutto per noi, o è nulla; non ci sono “scale di grigi” nella vita spirituale.
Cosa stiamo facendo oggi della nostra libertà? Lasciamo che ogni difficoltà ci avvicini a Dio e provi chi siamo nella fede; viviamo la piena libertà che abbiamo oggi di offrire il culto pentecostale, rafforzando la nostra fede e, così, il corpo di Cristo.

«Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi; portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesú, perché anche la vita di Gesú si manifesti nel nostro corpo; infatti, noi che viviamo siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesú, affinché anche la vita di Gesú si manifesti nella nostra carne mortale. Tutto ciò infatti avviene per voi, affinché la grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone, moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio.» (II Corinzi‬ 4:8-15)