Le tue parole benedicono o maledicono? Incoraggiano o scoraggiano?
C’è un grande valore nelle parole, perché queste ci qualificano, dicono chi siamo!
In Numeri nei capitoli 13 e 14 troviamo il chiaro esempio di una stessa situazione vista dagli occhi di incoraggiatori e scoraggiatori. Il popolo di Israele sarebbe dovuto entrare in Canaan, nella terra promessa. Prima di entrarvi Mosè guidato da Dio mando i capi di ogni tribù a perlustrare il territorio. Al loro ritorno il racconto fu inizialmente obiettivo, ma poi si perse in inutili scoraggiamenti. Il popolo di Israele finí però per farsi convincere da questa versione perché le parole hanno sempre delle conseguenze. Infatti oltre a scoraggiare il popolo, questi capi persero la possibilità di entrare nella terra promessa. Ci furono invece due uomini, Giosuè e Caleb, che riportarono un racconto non meno obiettivo, ma decisamente incoraggiante! E anche questo ebbe le sue conseguenze, perché il popolo…pensó di lapidarli. Non sempre parlare “bene” ed essere di incoraggiamento infatti è semplice, e spesso è controcorrente. Ma il nostro Dio guarda al cuore e questi due uomini a differenza dei capi riuscirono a vedere Canaan! Ci sono delle parole di scoraggiamento che potresti non dire? Ci sono parole buone che non dici? Decidi oggi di essere di essere di incoraggiamento nella tua casa, a scuola, sul lavoro e ovunque Dio ti ha posto!