“Io posso ogni cosa!”: una bella frase motivazionale da ripetersi ogni mattina davanti allo specchio?
Oggi possiamo dire di vivere una sorta di umanesimo dell’epoca postmoderna, in cui l’uomo è al centro di ogni cosa; una società in cui le persone si convincono sempre più che, contando solo sulle proprie forze, possono guadagnarsi tutto.
L’uomo diventa così la misura delle cose e di se stesso, mentre Dio, a cui a quanto pare non serve affidarsi, diventa un lontano puntino all’orizzonte. Questa sorta di “emancipazione” da Dio si presenta, inizialmente, con l’aria di essere una conquista; ci si libera del fardello della fede, non dipendendo più dal Creatore, ma soltanto da se stessi.
Per quanto credere in sè e stimarsi non sia di fatto per nulla sbagliato, credere di poter fare tutto da sè farà sì che prima o poi arrivi il senso di incompletezza, inesorabile. Noi esseri umani, infatti, non possiamo ogni cosa, se non in Colui che ci fortifica: Dio. La nostra natura è fallibile e deludiamo noi stessi più spesso di quanto non vogliamo ammettere. Se lasciamo che sia Dio, però, a prendere le redini, la prospettiva cambia: non saremo più noi a dover vivere con il peso di essere sempre abbastanza, sempre all’altezza di ogni situazione, ma sarà Dio a darci la forza di affrontare ogni aspetto della nostra vita (Matteo 11:29-30). Il progetto di Dio per la nostra esistenza è ben più alto e meraviglioso di qualsiasi piano che le nostre forze possano costruire; il Signore ha pensato per noi a una vita che abbia un senso e uno scopo, una vita abbondante, ma che poco ha a che vedere con le circostanze, il successo, la ricchezza o i beni materiali, bensí che riguarda la nostra anima appagata e in pace in Gesù, qualsiasi cosa accada intorno. Paolo, infatti, scrive ai Filppesi: «So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell’abbondanza e nell’indigenza.» (Lettera ai Filippesi‬ ‭4‬:‭12‬)
Abbandonarsi nelle mani di Dio non è quindi un fallimento, come spesso la nostra società vuole farci credere, ma, anzi, il più grande gesto d’amore che possiamo compiere nei confronti di noi stessi, rimettendo la vita nelle mani di Colui che l’ha creata. Allora potremo dichiarare: io posso ogni cosa…in Dio che mi fortifica! (Lettera ai Filippesi 4:13)