Era stata una giornata grigia e piovosa. Una di quelle giornate invernali in bianco e nero che sin dalla mattina si era presentata con certi nuvoloni neri che non presagivano nulla di buono, dal punto di vista meteorologico, naturalmente. Una giornata in cui perfino nelle ore centrali occorre accendere la luce per riuscire a leggere e nel pomeriggio si sa già che il cielo plumbeo si oscurerà piano piano verso il nero della sera senza particolari cambiamenti. Ecco, era stata una giornata così. Nel pomeriggio stavo tornando verso casa in auto quando a sud ovest da dietro i colli è apparso uno squarcio di azzurro che, mentre proseguivo in quella direzione, vedevo allargarsi per lasciare entrare i raggi del sole che tingevano il mondo di giallo, arancione e rosso.
Era un’esplosione di colori e di luce che mi riempivano gli occhi e il cuore, grati a Dio per quel dono tanto più gradito proprio perché inaspettato. Nell’incanto di quel tramonto ho ricordato ancora una volta che, come al di là dei nuvoloni più scuri il sole spende sempre, così Dio è presente anche dietro le nuvole della vita e con questa certezza nel cuore non ho potuto non innalzare pensieri di gratitudine e di lode al mio Padre Celeste che “fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi” (Esodo 20:11) e che ama me, proprio me! Quante volte nella nostra vita possiamo godere di momenti così, quante volte la contemplazione del creato nella sua bellezza e complessità ci porta ad innalzare il suo Autore meraviglioso! Quando quel giorno ho messo nel mio stato di whatsapp le foto di quel tramonto, un collega che non sentivo da molto tempo mi ha scritto: “Lo spettacolo della natura!”. Io, nell’ingenua speranza di poter condividere con lui i sentimenti che quello spettacolo aveva prodotto in me, ho risposto innalzando il Grande Artista che lo aveva realizzato. Risultato: nessuna risposta. Me lo sono immaginata mentre scuoteva la testa e mormorava tra sé: “La solita fanatica”. Ho provato una grande tristezza per quello “spreco” di benedizioni e per i tanti che come lui non riconoscono l’opera creatrice di Dio, che pure è manifestata con chiarezza. ”Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili.“(Romani 1: 20). Avere la certezza che su ogni cosa c’è la mano potente di Dio dà respiro all’anima e alla mente, le toglie dal grigiore e dall’aridità, dando speranza per il presente e per il futuro, perché si vive nella consapevolezza di confidare nel Dio Onnipotente che ha creato ogni cosa e per il quale, di conseguenza, nulla è impossibile!
La storia della Creazione si legge nella Genesi, il primo libro della Parola di Dio, poiché solo Dio può dirci come il tutto ebbe inizio, dato che nessun essere umano era presente.
Sembra di sentire Dio chiedere a Giobbe: “Dov’eri quando fondavo la terra?” (Giobbe 38:4).
In chiaro contrasto infatti con tutti i tentativi di spiegare le origini del mondo con teorie ammantate di fondamento scientifico, la Bibbia afferma che Dio creò tutte le cose in modo completamente diverso da qualunque altro fenomeno osservabile nel nostro universo. Il big bang si basa sul ridicolo presupposto che tutto abbia avuto origine dall’esplosione di una materia che evidentemente doveva esistere già e che la vita possa avere avuto inizio da elementi inanimati, ma solo un Dio Onnipotente ed Eterno ha potuto creare i cieli, la terra e il mare senza usare elementi che esistessero prima e dal nulla dare inizio alla vita. Ciò è spiegabile solo riconoscendo la Sua potenza creatrice e l’uomo non comprende la dottrina della creazione non perché sia limitato, ma perché è peccatore.
“Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio perché sono pazzia per lui e non le può conoscere perché devono essere giudicate spiritualmente” ( I Corinzi 2: 14).
Adamo ed Eva ebbero la possibilità di ammirare la creazione prima della caduta causata dal peccato. La Bibbia ci dice che la perfezione originale della terra rispecchiava a meraviglia la comunione tra l’essere umano e il suo Creatore, ma poiché “per mezzo di un sol uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato vi è entrata la morte…. la creazione è stata sottoposta alla vanità…geme insieme ed è in travaglio” (Romani 5:12; 8:20-22). Ma per chi ubbidisce, si pente dei propri peccati e si converte a Dio con fede, accettando il sacrificio di Gesù, c’è la certezza di un futuro meraviglioso. “Perchè, se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Cristo Gesù, sono stati riversati abbondantemente su molti” (Romani 5: 15). E’ vero, non possiamo nemmeno lontanamente immaginare come fosse perfetta la creazione delle origini, ma quello che ci circonda è comunque opera meravigliosa di Dio e, nonostante molti scelgano consapevolmente di non accettarlo, a Lui conduce, anche se Dio non si è fermato a questo per parlare all’uomo. Il primo verso del salmo 19 dice: “I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani” ma dal verso 7 il salmista afferma che “la legge del Signore è perfetta, essa ristora l’anima; la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice”. La creazione ci parla di Dio, ma non può farlo con la precisione e la potenza che troviamo nella Sua Parola, il libro infallibile che Dio ci ha lasciato per raccontarci tutto ciò che ha compiuto e il cui autore, lo Spirito Santo, fin dai primi versi ci presenta il modo in cui si è manifestata la potenza creatrice di Dio: “Dio disse: Sia luce!” E luce fu” (Genesi 1:3). Ecco la Parola Vivente che dà la vita! Cristo Gesù è la Parola Vivente! Il primo libro della Bibbia inizia con “Nel principio……” (Genesi 1:1) e nello stesso modo inizia il capitolo 1 del vangelo di Giovanni: Nel principio era la Parola e la Parola era con Dio e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta”. Gesù, la Parola Vivente, era con Dio prima della creazione del mondo “e il mondo fu fatto per mezzo di lui”. Nel capitolo 2 dello stesso vangelo Giovanni parla del primo miracolo di Gesù alle nozze di Cana, in cui Egli “manifestò la sua gloria”. In quel miracolo si espresse la Sua potenza creatrice, perché non si può dare nessuna spiegazione umana alla trasformazione immediata di semplice acqua, un elemento che si trova in natura, in vino, il prodotto finale di una lunga serie di processi naturali e umani. La stessa potenza creatrice delle origini risiede quindi nei miracoli di Gesù! La Sua stessa nascita da una vergine e la Sua resurrezione sono la prova di questa potenza. E il pensiero che tale potenza è per noi, è a disposizione dei Suoi figli, ci riempie di gioia e speranza.
Una sera nel mar di Galilea una barca era in balia della tempesta. A bordo c’era Gesù, che dormiva a poppa, mentre i discepoli temevano per la loro vita. Fino a che si decisero a svegliarLo e Gesù “sgridò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!” Il vento cessò e si fece gran bonaccia”. Allora Egli chiese loro:” Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” I discepoli, invece di rispondere, fecero un’altra domanda che restò senza risposta: “Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?” (Marco 4:30-41). Confermarono così ciò che Gesù aveva appena sottolineato: non avevano ancora fede. Non si erano ancora resi conto che lì, sulla barca con loro, stava Colui che aveva creato “i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi”!
Signore Gesù, aiutaci a ricordare sempre che, se ti abbiamo accettato nel nostro cuore e ti abbiamo affidato la nostra esistenza, il Creatore di ogni cosa è con noi e per noi e che non c’è nulla di nascosto o incomprensibile per Lui!
Perché dubitare o temere, quindi, se dalla nostra parte abbiamo un Dio così potente?